La favola vuole che essi servissero per assicurare le fedeltà delle mogli durante le lunghe assenze dei mariti, ed in particolare delle mogli dei cavalieri crociati che stavano per recarsi in terra santa. In realtà, la cintura era una barriera contro lo stupro, una barriera fragile ma sufficiente in tempi di acquartieramento di soldati in paese, durante i pernottamenti in locande, in viaggio in genere. Si sa da numerose testemonianze che le donne si serravano nelle cinture di iniziativa propria. Quindi sorge la domanda: la cintura è o non è uno strumento di tortura? E la risposta è naturalmente sì, perchè questa umiliazione, questo oltraggio al corpo e allo spirito, viene imposto per capriccio dell'eterno maschio sopraffattore. |
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Collezione privata
Museum of the Royal House of Portugal