Quinto, Bartolomeo

(Barth)


 

 

"Twin towers"

70x70 - tecnica mista su tela

 

Quinto Bartolomeo in arte Barth, pittore e studioso d'arte moderna. Caposcuola della "Logica delle forme". Laurea Honoris causa University Internazionale "Pro Deo" di New York. Presidente dell'Accademia di studi comunitari Europea. Membro del Senato accademico dell'accademia internazionale d'arte moderna. "Autore di vari articoli e volumi (tra gli altri, i saggi di argomento politico, Difesa esitenziale, Radikalnaja, Reforma, e il romanzo Gli ultimi giorni di agosto"

Mostre:

Stampa Estera, Roma - Galleria San Luca, Venezia - Galleria Mouffe, Parigi - Galleria Vallobresuse, Palm Beach, Florida - Mirvin Art di New York - Galleria Motte, Ginevra - Galleria Modigliani, Milano - Artexpo, New York S. Francisco.

Nel 1995 ha partecipato alla Biennale di Venezia, premiato dalla commissione culturale del Comune di Venezia.

Contributi critici:

A.Jovino, La logica delle forme nella recente pittura di Barth, Mouffè, Parigi, 1975 (contributi di: G. Saviane, F. Boneschi, M. Visentin, O.M. Martinelli, E. Panareo, M. Grillandi, G. Barella, G. Amici, S. Sorbello)

Numerose critiche su quotidiani e riviste (tra gli altri di: J. I Cart, A. Bottini, S. Gallo, L. Luisi, F. Schiavetti, C. Picone, M. Clementoni, L. Saporetti, R. Ceccatelli, F. Lattanzi, G. Misurane, K. Jufschmidt, G. Malafarina, P. Carachi, F. Nardi, J. Rizzo, A. Incitti, M. Ciabatti, G. Meucci, F. Nardi, N. Verdile, G. Violi).

Barth insegue le forme derivate dal movimento essenziale del tratto che crea una sintesi fortemente dinamica. I segni che si rincorrono in ogni composizione sono liberi, vibranti e suggestivi, vogliono esprimere, senza lo schematismo di ogni costruzione sistematica i vari elementi che compongono la materia pittorica.

I toni che sovrastano gli spazi, e che si trovano nel soggetto come forza di luce e come dimensione creativa, aggiungono nella rappresentazione della forma, stati emozionali irripetibili che sgomentano e che lasciano alla mente il potere dell'immaginazione di un discorso infinito, misterioso spaziale, libero di esistere.

Le forme che si intrecciano, le esplosioni di colori, i giochi di ombre e di luci le sovrapposizoni di immagini, i tratti decisi, sapientemente amalgamati, lasciano chiaramente comprendere la sicurezza che Barth ha della sua arte e della sua valida forma espressiva. E tale arte egli comunica attraverso la lenta lievitazione dei contenuti dell'anima che assumono intense risonanze, quasi magiche, e intessono nella tela la prepotenza di un'espressività accesa, forte, dinamica.

I contenuti di cui Barth da prova, e che vengono puntualmente concretati e sono quindi in grado di interessare in varia misura l'osservatore, non sono quelli oggettivi, che noi potremmo pensare incerti nel tema, ma sono quelli soggettivi che Barth medesimo "sente" e realizza in una estrinsecazione libera e urgente - da qui la sua nota rapidità di esecuzione - nella liberazione del sentimento e della fantasia.