Gambara, Paola


 

"fessura" 2002

45x60

Con una attività artistica più che decennale, sul filo di un attento rapportarsi alle "armosfere" di tendenza internazionale, nel contesto dell'attuale cultura più che mai in bilico tra scienticismo razionalista e cretività artistica, Paola Gambara mi appare ben inseribile nel dibattito a più voci che caratterizza l'attuale momento delle arti della visione nella società contemporanea.

La pittrice sa prevaricare il ristretto ambito regionale facendosi portatrice di un linguaggio che si appropria della "rivisitazione" dei raggiungimenti più conformi alle proprie istanze creative ed alla propria esigenza di una completa e libera comportamentalità autistia.

Gambara Paola estrinseca quindi la dimensione ed il valore di un "progetto" di introspezione ogni volta risolto sul piano rinnovato di una serie di invenzioni spaziali-compositive. Alcune sono tanto allegre nei gialli, nei rossi-arancio, nei toni verde foglia da richiamare a un giocoso "divertissement" evidenziato in volumetrie più definite. Identità coloristica proveniente dallo studio approfondito della ricerca del colore si Sonia Terk. E poi composizioni più ardite (Gelosia 2002) e di ricerca come le piegature geometriche di "Tovaglie" e "Tovaglioli" sono fioriture gioiose sbocciate per un atto di magia.