Azzoni, Franco




"Acqua che scende tra il cielo e la terra"

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Azzoni Franco (GÖR) Goito, 2 settembre 1944

Citato dalla stampa specializzata, testimonianze di Fappani, Werther, Fogazzi, Di Paolo, Fiorini, Castellacci, Utri, Visentin ed altri.

Le sue opere figurano in Collezioni, Raccolte, Musei, Enti Pubblici e Privati in Italia ed all'Estero. Presente nei più prestigiosi cataloghi e annuari d'arte moderna e contemporanea.

"Hai dipinto atmosfere", dissi e, dunque, "ti sei calato nel tempo che, dell'atmosfera scandisce i mutamenti". "Perchè non provi", aggiunsi con la certezza di essere ascoltato, "a dipingere il tempo?" Sant'Agostino disse di sapere cos'era il tempo, ma che mai avrebbe potuto darne una definizione. GÖR con quella linea idealmente separatrice che solca trasversalmente il quadro spatolato ed informale, offre lo spunto per una definizione. Il tempo è dunque separazione, ma separazione è il linguaggio che nasce dal nulla, quale limite delle cose. Nella non discontinuità dell'infinito, infatti, posto che il limite non può, realisticamente, coincidere con i concetti di inizio e di fine che, dell'infinito, costituiscono una contraddizione solamente il linguiaggio può arrogarsi il potere di concepire la struttura.

G.Fogazzi